Ricordo molto bene la prima volta che portai Uma a strippare, quando non esisteva ancora il progetto della toelettatura: uno stress prima per me e quindi poi per lei.
Feci una sudata come se fossi stata dall’estetista a fare la ceretta…si perché nella mia testa stavo sottoponendo la mia amata dolce teppista ad una pratica necessaria, ma non ero per niente convinta che fosse piacevole.
Di tempo ne è passato, e dopo video e video, letture su letture, corsi e approfondimenti non ci crederete ma lo stripping è diventata una delle mie tecniche di toelettatura preferite.
Capiamo meglio cos’è lo stripping
Lo stripping viene eseguito su cani dal pelo ruvido, sia di razza che meticci.
Le razze a pelo ruvido sono geneticamente portate ad infilarsi in tane, rovi e cespugli per catturare la preda.
Un pelo ruvido ha la funzione anche di difesa/protezione, se noi portassimo a “lavorare “sul proprio campo questi cani, non sarebbe difficile ritrovare ciuffi di pelo impigliati nella macchia.
In questa tipologia di mantello il pelo primario una volta finito il suo ciclo vitale non cade, con lo stripping non facciamo altro che togliere il pelo morto, aiutando un processo che oggi difficilmente avverrebbe naturalmente da solo.
Quindi togliamo il vecchio per lasciare spazio al nuovo pelo primario che già sta nascendo.
Così facendo il pelo si rinnoverà correttamente, rimarrà bello forte, lucido, idrorepellente, ben colorato e si sporcherà molto difficilmente.
Ma quindi lo stripping fa male?
Lo stripping non è una pratica dolorosa, ci sono dei cani che opportunamente abituati ad essere manipolati, tanto si rilassano che addirittura si addormentano sul tavolo!
Ho già parlato in un altro articolo dell’importanza della toelettatura e della sua introduzione il prima possibile nella vita di un cane (appena fatti tutti i vaccini) e di come tutte le pratiche di pulizia sviluppino piano piano la complicità relazionale tra uomo ed animale e come sia fondamentale nella sua vita sociale.
E’ importante abituare il prima possibile anche i cani con questa tipologia di mantello, a tre mesi i peli da strippare saranno pochi ed è perfetto così, le prime volte i cuccioli non avranno pazienza ed infatti le sessioni di toelettatura saranno brevi.
Come si esegue?
Io personalmente preferisco farlo a mano con l’aiuto dei ditali in lattice per avere maggiore grip, termino dove necessario con una forbice sfoltitrice, giusto nelle zone più delicate dove il cane mi ha mostrato di non essere in agio.
Tanti colleghi preferiscono usare i così detti “coltellini” da stripping, altri scelgono la pietra pomice, altri i moderni stick in pietra.
Altro compagno fedele per una buona strippatura è lo slanatore che serve appunto per eliminare dove troppo abbondante il sottopelo.
Cosa assolutamente non fare
I cani a pelo ruvido NON vanno rasati, altrimenti facciamo un danno al cane e all’equilibrio della sua salute.
Con la rasatura il pelo secondario facilmente prenderà il sopravvento, non ci sarà ricambio del pelo primario che rimarrà “soffocato” nel bulbo, così il manto diventerà sempre più morbido, dai colori spenti, perderà la sua idrorepellenza, la pelle sarà troppo esposta senza la protezione adeguata e probabilmente insorgeranno dermatiti che si cronicizzeranno,
Purtroppo ho visto troppi cani tosati anche se non dovevano esserlo… ed è giusto informare che non è detto che si possa recuperare un mantello ruvido mal toelettato.
Per cui assicuratevi che chi si prenderà cura del vostro amico a quattro zampe sappia gestire in maniera corretta la tecnica.